#IGBA2015
Per il secondo anno consecutivo, M on stage è stato premiato dalla gente nella categoria “Moda” all’interno degli Italian Gay Bloggers Awards. Soddisfatto di questa riconferma?
Molto! Devo ammettere che quest'anno gareggiando con bloggers in attivo da più tempo di me non pensavo di vincere, anche se ovviamente ci speravo. Aver vinto nella mia categoria per il secondo anno consecutivo mi rende davvero felice perché evidentemente c'è gente che apprezza quello che faccio.
Il tuo blog è uno dei più giovani fra quelli candidati eppure può vantare già di un enorme seguito. Pensavi due anni fa, di diventare un punto di riferimento per coloro che cercano notizie di moda?
Un po' per il mio carattere tendenzialmente pessimista un po' perchè la concorrenza è davvero tanta, appena ho intrapreso questo percorso non mi aspettavo nulla di tutto ciò. Nel mio piccolo giorno dopo giorno ricevo feed positivi e questo vuol dire tanto per me.
Rispetto all’anno precedente quali novità hai apportato al blog e quali hai intenzione di sviluppare nel prossimo futuro?
Sicuramente col passare del tempo ho acquisito più sicurezza in me stesso, sono meno impacciato davanti alla fotocamera e questo rende le foto più professionali rispetto quelle dei primissimi post. In più in passato ero sempre alla ricerca di un luogo particolare come sfondo per le mie foto, adesso invece sono più per l'essenziale. Delle volte un muro bianco con la giusta luce può rendere una foto più d'impatto che di una con un notevole panorama.
Arrivi nel mondo dei blog in un epoca in cui già i social hanno un legame imprescindibile per la fruibilità dei contenuti. Però, pensi che a lungo andare i post sui socials, che sono più immediati e rapidi di quelli di un blog, possano far perdere a questi il senso di esistere?
Credo che tutto dipenda dal genere di blog. I social come Facebook, Twitter o Instagram non permettono di dilungarsi molto con le parole quindi è difficile che sostituiscano in pieno un blog di tipo personale per esempio. Per quanto riguarda, invece, quelli che hanno a che fare con foto o moda ahime la questione si complica, perchè indubiamente i social ti permettono di avere maggiore visibilità. Io stesso ammetto di preferire alcune volte Instagram per delle mie foto in quanto, oltre a darti la possibilità di caricarle velocemente ovunque ti trovi, grazie ad un hashtag la tua foto viene vista da un pubblico più ampio che magari non ti segue affatto e che con molta facilità riesce a dare un feed positivo, che sia un like o un commento, prediligendolo all'iter un po' macchinoso dell'entrare nel blog-cercare il post-lasciare un commento. D'altra parte il blog, essendo gestito da noi stessi, non ha tutte le restrizioni o censure che invece i social hanno, quindi il segreto credo che stia nell'utilizzarli entrambi, alternando l'uno e l'altro a seconda del contenuto che si vuole condividere.
Se c’è un elemento che il web chiede a chi ci lavora dentro è quello di restare al passo con i suoi continui cambiamenti. Da blogger come ti approcci a essi e come li plasmi alle tue esigenze?
Essendo il web in continuo cambiamento e in continua scoperta di novità, è giusto che i bloggers restino al passo. Fortunatamente con un blog come il mio non ho trovato fin ora molte difficoltà, ma cerco sempre di trovare nei cambiamenti un'opportunità per reinventarmi e apportare novità. I lettori si stancherebbero se così non fosse.
Per concludere, parlando di moda, c’è qualche stilista che vorresti intervistare e che cosa gli chiederesti?
Se solo fosse possibile intervisterei indubbiamente il grande Alexander McQueen. Oltre ad apprezzare le sue creazioni, sono rimasto molto affascinato dalla sua vita tormentata e il suo sentirsi solo nonostante la sua fama a livello mondiale. Quindi la domanda che gli farei sarebbe di carattere personale: Avrebbe preferito essere una persona comune e nascere senza il suo indiscusso talento se questo avesse significato condurre un una vita felice e meno turbolenta?
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