In un anno un po' strano, i Glogger Awards hanno scompaginato tutte le previsioni. Ti aspettavi di vincere nella vategoria TV&Cinema? Sei contento o deluso?
Sinceramente non me lo aspettavo di vincere in questa categoria. In tre anni in cui è stato candidato, Il mondo espanso del cinema gay non ha mai vinto e pensavo che quest’anno sarebbe andata come nelle edizioni precedenti. Sono contento perché ha vinto un blog nel quale tutto ciò che viene pubblicato è frutto della ricerca del suo autore, il quale se prende spunto da altri blog, anche non italiani, lo fa presente e ne cita le fonti, con link di rimando, come è giusto. Tuttavia non nego che sono deluso di non aver vinto nella categoria “libri” sulla quale punto da sempre. Pazienza proverò a riprendermi il titolo l’anno prossimo e a lasciare quello del cinema a Teo, vincitore della prima edizione, che, secondo me, è l’unico che meriterebbe di vincere ogni anno. L’attualità manco la considero perché è e deve rimanere, sempre a mio avviso, di Gayburg.
Nei tuoi blog parli molto di libri e film a tematica ma ti stai concentrando anche sul mondo delle associazioni. Cosa ci puoi dire di questo mondo parallelo?
Se con Il mondo espanso dei romanzi gay e Il mondo espanso del cinema gay mi concentro a parlare di argomenti specifici, con Il mio mondo espanso, grazie anche alla presenza dell’aggettivo possessivo presente nel titolo, cerco sempre di sperimentare e di affrontare argomenti che per prima interessano me e che immagino possano incuriosire i miei lettori. Con la rubrica “Altri mondi” ho iniziato a raccogliere le testimonianze di tutti coloro che si attivano per sdoganare, sottovari punti di vista, l’omosessualità nel Paese e fra questi non potevo non inserire le associazioni. Negli anni ho avuto modo di conoscere vari presidenti e molti di loro mi hanno permesso di capire meglio le dinamiche che muovono le associazioni, scoprendo dettagli che non immaginavo.
Quanto metti di tuo nel blog e quanto, invece, è frutto dello stimolo e dei suggerimenti dei lettori?
Come ti accennavo nel blog ci sono io al 100% anche se a volte lascio spazio ai suggerimenti dei lettori che mi scrivono a raccontidivitagay@hotmail.it. Mi piace interagire con chi apprezza il lavoro del blog al punto da voler contribuirne. È un segno di stima e ne vado fiero oltre che a esserne lusingato.
Come nelle edizioni passate, anche quest'anno sei stato presente sia come candidato che come organizzatore dei premi: cosa ci puoi dire di questa esperienza?
Posso dire che non mi sono divertito come negli altri anni. Sia durante la fase preparatoria sia durante il concorso mi sono dovuto scontrare con vari fattori che mi hanno fatto sperare che questa edizione finisse al più presto e pensare se partecipare così attivamente alla quarta edizione. Dico questo, non perché non creda più nella validità del concorso, solo perché non mi piace fare qualcosa che non mi diverte più. Non metterei il 100% e non mi sembra giusto nei confronti di chi, invece, ci mette tutte le sue forze. Magari da qui a quando ne riparleremo fra un anno ritroverò l’entusiasmo che mi manca oggi, ma per ora me la sto pensando.
Ha ancora senso avere dei premi “dedicati” al nostro mondo oppure la realtà del web è tutta un enorme calderone dove, soprattutto nelle generazioni più giovani, è tutto mischiato e i generi sono meno definiti?
Non lo so, di sicuro i premi piacciono e la nascita di recenti concorsi che si rifanno agli IGBA ne è una dimostrazione. Forse, dato che sul web tutto è così veloce, anche i concorsi devono adeguarsi ai cambiamenti e capire come cogliere l’interesse della gente. E per un concorso come il nostro che premia il lavoro dei blogger, credo sia doveroso tenere in considerazione quest’aspetto.
Come vedi il tuo blog nel futuro? Come ti vedi “da grande”, giornalista, scrittore o... ?
Dopo l’ultimo anno, a causa di problemi di salute che ancora non ho risolto completamente, non riesco a fare proiezioni sul futuro anteriore. Per ora so che continuerò a bloggare finché mi divertirà farlo e finché mi sarà possibile. Lo stesso vale per la scrittura e proprio in questi giorni ho ripreso in mano un progetto che ho dovuto mettere da parte negli ultimi dodici mesi e che spero di poter pubblicare entro settembre. Il resto si vedrà.
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